A seguito di un importante intervento di ammodernamento conclusosi alla fine del 2020, l’impianto Dife “Serravalle 1” è entrato nella sua piena operatività con un nuovo separatore balistico progettato appositamente ed un sistema di selezione a otto bunker.
Nella prima parte di questo articolo-intervista, l’Ing. Orazio Latina – Direttore Tecnico degli impianti – ci spiega nel dettaglio le innovazioni tecnologiche e i vantaggi che derivano da questo intervento.
In cosa consiste l’intervento di ammodernamento dell’impianto di Serravalle 1?
Si tratta di un revamping dell’impianto esistente, un impianto anni ’90, sul quale siamo intervenuti apportando le caratteristiche più moderne che l’evoluzione tecnologica ha messo a disposizione negli ultimi anni. Il cuore di questo revamping, senonché il nostro fiore all’occhiello, è il nuovo separatore balistico che è stato appositamente progettato sulle nostre esigenze, il quale opera un'accurata suddivisione dei rifiuti per pezzatura.
Entrando nel dettaglio, qual è la tecnologia alla base del separatore balistico?
In sostanza alla base del macchinario c’è un sistema di setacci multipli che sfrutta la forza di gravità per la separazione. È proprio il movimento balistico la caratteristica principale di questo tipo di macchinari: ciò che non può essere lanciato, rotola all’indietro.
Ma non solo, abbiamo fatto delle varianti importanti anche nelle altre fasi di gestione del rifiuto perché in testa all’impianto abbiamo introdotto un apri-sacco.
Quindi come funziona adesso il processo di selezione dei rifiuti?
Il materiale viene trasportato sui nastri di cernita all’interno della cabina di selezione già suddiviso per pezzatura dal separatore balistico.
In cabina viene suddiviso per tipologia e introdotto nei box andandosi ad accumulare al di sotto, nei bunker.
Quando i bunker sono pieni, il materiale viene spinto verso il nastro di carico che va alla pressa per il compattamento. Uno degli interventi di ammodernamento riguarda l’aumento del numero dei box di accumulo.
E tutto quello che non riuscite a recuperare dove finisce?
Lo scarto, o sovvallo, della cabina di selezione finisce in uno dei bunker. A questo scarto si aggiunge il sovvallo separato dal balistico il quale, nella parte inferiore, ha una maglia molto piccola di 5x5 cm attraverso la quale passa la frazione fine. Azzerare il sovvallo sarebbe un obiettivo auspicabile ma difficilmente raggiungibile. Tuttavia anch’esso viene “recuperato in discarica”, come materiale tecnico di copertura giornaliera dei rifiuti. Possiamo dire, dunque, che va in discarica ma a recupero.
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