Dife, da anni impegnata in soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti, collabora con l'Azienda Agricola Pieramici, un esempio virtuoso di economia circolare applicata al settore agricolo. Abbiamo intervistato Roberto Pieramici, titolare dell'azienda, per approfondire il valore di questa collaborazione e comprendere meglio il processo di trasformazione dei rifiuti organici in risorse per il suolo.
Potete raccontarci la storia dell’azienda? Quali sono i vostri valori e la vostra missione?
La nostra azienda nasce nel 2006 con una prima autorizzazione per la gestione di 1.000 tonnellate di rifiuti organici. L’obiettivo iniziale era la produzione di ammendante organico per la nostra attività agricola, con l’intento di migliorare la qualità del suolo attraverso un approccio naturale e sostenibile. I nostri valori si fondano sul rispetto per l’ambiente, sulla valorizzazione degli scarti attraverso il riciclo e sulla promozione di un’agricoltura più responsabile.
Quali sono le principali attività della vostra azienda e come si è evoluta nel tempo?
Il nostro core business è il recupero e la trasformazione dei rifiuti organici in ammendante. Nel corso degli anni, grazie all’esperienza maturata e alle nuove tecnologie introdotte, siamo riusciti a incrementare la capacità operativa dell’azienda fino a trattare oggi 10.300 tonnellate annue. Questa crescita è stata possibile grazie a un impegno costante nella ricerca di soluzioni più efficienti e a una collaborazione con partner strategici come Dife.
Come è nata la collaborazione con Dife? Quali tipologie di rifiuti ricevete e come vengono trattati nel vostro impianto?
La collaborazione con Dife è iniziata nel 2010 grazie a un contatto diretto finalizzato al recupero di prodotti agroalimentari. Nel nostro impianto trattiamo diverse tipologie di rifiuti, tra cui rifiuti urbani, scarti agroalimentari e fanghi. Ogni materiale viene accuratamente selezionato, e quando necessario, triturato per facilitarne la lavorazione. Successivamente, i rifiuti vengono miscelati in modo equilibrato per garantire un processo di compostaggio efficace.
Quali sono le fasi principali del processo di trasformazione dei rifiuti organici?
Il nostro processo di compostaggio dura complessivamente 90 giorni e si suddivide in due fasi principali. La prima, denominata biossidazione, ha una durata di circa 30 giorni e consiste nella degradazione della materia organica da parte di microorganismi aerobici, con produzione di calore. Segue poi la fase di maturazione, che dura circa 60 giorni e permette di stabilizzare il compost, rendendolo un prodotto sicuro e ricco di nutrienti per l’agricoltura.
Quali benefici ambientali ed economici derivano dal riutilizzo di questi materiali?
Il riutilizzo dei rifiuti organici porta numerosi vantaggi. Dal punto di vista ambientale, contribuisce a ridurre il conferimento di materiali ancora riciclabili nelle discariche, diminuendo così l’inquinamento e le emissioni di gas serra. A livello economico, il processo permette sia ai produttori di rifiuti di abbattere i costi di smaltimento, sia agli agricoltori di accedere a un fertilizzante naturale, riducendo la dipendenza dai prodotti chimici.
State sviluppando nuove tecnologie o progetti per migliorare ulteriormente il processo di recupero?
Sì, siamo costantemente impegnati nel miglioramento dei nostri processi. Attualmente stiamo lavorando a un progetto di ampliamento dell’impianto per incrementare la capacità operativa e ridurre ulteriormente l’impatto ambientale delle nostre attività. Nonostante il nostro impatto sia già molto contenuto, crediamo che l’innovazione sia fondamentale per rendere il ciclo di recupero ancora più efficiente e sostenibile.
Qual è secondo voi il valore aggiunto di collaborare con aziende come Dife per una gestione più sostenibile dei rifiuti?
Collaborare con aziende strutturate come Dife significa poter contare su professionalità, competenza e un servizio affidabile. La gestione sostenibile dei rifiuti richiede un coordinamento efficace tra diversi attori della filiera.
C’è qualcosa che vorreste comunicare a chi ci segue riguardo all’importanza del compostaggio e del riutilizzo dei materiali organici?
Sì, vorrei sottolineare quanto sia essenziale considerare i rifiuti organici non come scarti inutili, ma come una risorsa preziosa. Abbandonare un rifiuto in modo improprio può causare danni ambientali significativi, mentre il recupero corretto permette di trasformarlo in un elemento utile per il suolo e per la produttività agricola. Un piccolo gesto consapevole può avere un grande impatto sulla salute del pianeta.
Conclusioni
Grazie a realtà come l'Azienda Agricola Pieramici, il recupero dei rifiuti organici non è solo una pratica ecologica, ma una strategia fondamentale per rendere il settore agricolo sempre più sostenibile. La collaborazione con Dife è un esempio concreto di come il lavoro congiunto tra aziende possa dare vita a un modello circolare efficiente, trasformando i rifiuti in risorse e contribuendo a una gestione più intelligente e responsabile del nostro ecosistema.