Le origini e la raccolta della Paglia:
È dalle grandi fattorie delle colline fiorentine che tutto ebbe inizio, quando quattro fratelli, Fernando, Marcello, Loris e Silvano, decisero di dare vita a un’attività di raccolta della paglia che, dopo l’invio in cartiera, veniva lavorata e trasformata nella cosiddetta carta paglia.
I quattro fratelli presero accordi con i grandi poderi di Firenze attraverso l’acquisto delle stive di paglia. Durante il corso dell’anno, le balle venivano caricate e trasportate nelle cartiere, produttrici di carta paglia. Detta anche carta gialla per la specificità del colore, è un prodotto di cellulosa ricavato da paglie, inventato nel 1834 nel distretto cartario di Lucca, data la scarsità di materiali per produrre carta. Il prodotto finito, dato da un composto di acqua, calcina e paglia, di facile rifornimento e a basso costo, veniva un tempo utilizzato nelle botteghe come imballaggio per gli alimenti. Utilizzato anche per le tipiche tovagliette dalla superficie ruvida e irregolare, o per buste portaposate, si trattava di un materiale grezzo, dall’aspetto rustico, e molto assorbente.
Il Controllo di Qualità e la Collaborazione con le Cartiere:
I fratelli sapevano che il segreto stava nella qualità della materia prima; perciò, erano soliti assistere con attenzione a tutte le fasi del processo di lavorazione della paglia, la trebbiatura, attività conclusiva del raccolto che consiste nella separazione da parte degli agricoltori della granella del frumento e di altri cereali dalla paglia e dalla pula, per garantire alle cartiere un alto livello di qualità. Cartiere con le quali Dife ancora oggi lavora, con materiali e processi produttivi differenti.
Sarà proprio in quegli anni, in seguito ad una legge del 1976 volta a proteggere l’acqua come bene ambientale (la legge rese onerosa la produzione di carta gialla a causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche), che la carta paglia verrà gradualmente sostituita da altri materiali, come il cartone ondulato o il tissue.
“Perché non raccogliere anche carta e cartone?”, fu così che un amico e bancario di Firenze, notando che in numerosi erano interessati alla raccolta di archivi, suggerì di ampliare l’attività alla raccolta di carta, cartone e altri materiali. Accogliendo con entusiasmo questa nuova sfida, Fernando, curioso e capace di guardare al futuro, iniziò a dedicarcisi.
La nascita di Dife:
Siamo alla fine degli anni ‘70 e Dife inizia a prendere forma: con il primo impianto a Montemurlo ci si iniziò a dedicare alla raccolta non più solo di carta e cartone, ma anche di plastica, ferro e materiali tessili. In seguito, l’idea dell’acquisto dei primi container, da posizionare nei siti produttivi dei clienti, contribuì a rendere il servizio sempre più efficiente, risparmiando tempo e viaggi.
Circa dieci anni dopo Dife decide di incrementare la sua attività, attraverso la gestione di altre tipologie di rifiuti. Il resto è storia nota. Questo spirito innovativo permise a Dife di adattarsi alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, anticipando le tendenze e proponendosi come un punto di riferimento nel settore.
Un’eredità di passione e impegno:
I figli, guidati dal padre, sono cresciuti sostenendo l’idea, alimentandola, dandogli forma fino a trasformarla in realtà. La loro forza è stata la determinazione e l’impegno, fattori che hanno permesso a Dife di crescere fino a diventare quella che è oggi: con una flotta di oltre 30 automezzi e 3 impianti di proprietà per il trattamento dei rifiuti, partner di un impianto di smaltimento finale dei rifiuti, oggi Dife gestisce e tratta a livello nazionale 115 mila tonnellate di rifiuti ogni anno.
La storia di questa impresa familiare è la dimostrazione che costanza e impegno possono guidare verso importanti traguardi: il sogno di un bambino può diventare realtà!