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Festivalto 2024: unire comunità e imprese per un futuro sostenibile

Scopri come la terza edizione del Festivalto ha avvicinato la comunità al tema della sostenibilità, coinvolgendo giovani e imprese in un dialogo su responsabilità sociale e futuro ambientale.

di
Alice Cutsodontis
02 ottobre 2024

Concerti e incontri letterari ma anche campus e laboratori per adolescenti, incontri su buone pratiche e attivismo, installazioni, esplorazioni in bici e yoga nel parco: tutto questo è stato la terza edizione di Festivalto, tenutasi a Fucecchio dal 13 al 15 Settembre. Si tratta di un evento organizzato con il fine di avvicinare la comunità, e soprattutto i giovani, al tema della sostenibilità, sia tramite attività ludiche che per mezzo di speech istruttivi. Quest’anno, in particolare, si sono confrontati insieme a noi di Dife, realtà importanti sul territorio ma anche a livello nazionale come Granlatte -Granarolo, Mati1909, Menichetti Glues and Adhesives, Probios e Rifò.

Responsabilità Sociale d'Impresa

La riflessione principale è avvenuta intorno all’importanza della responsabilità sociale d'impresa, la quale si deve tradurre in responsabilità del produttore e della filiera, assistita da una normativa univoca stabilita dal parlamento europeo.“Sostenibilità non deve diventare una vuota parola”. Queste sono le parole con cui il moderatore dell’evento, Marco Benedetti, vicepresidente di ChimicaVerde Bionet, ha aperto la tavola rotonda di incontro.

Sostenibilità Misurabile

Si stabilisce, infatti, la sostenibilità come un fatto scientifico, misurabile e certificabile: non tanto un concetto vuoto ma quanto più un equilibrio fra “prendere e produrre” - afferma ancora Marco Benedetti.

Come abbiamo già sottolineato nel nostro articolo precedente sull’economia circolare, la generazione precedente ha creato e sfruttato un’economia lineare, nella fasulla convinzione che le risorse del pianeta fossero infinite; solo pochi “luminari” hanno anticipato i tempi, cominciando a preoccuparsi del problema ambientale già in tempi meno sospetti, pensando al futuro delle generazioni future. Legambiente, figura fra essi, avendo cominciato il cammino nel rendere l’Italia più consapevole in tema di sostenibilità anche in assenza di norme, nel lontano 1980.

Cambiamento di Paradigma

Siamo dentro a una rivoluzione, un cambiamento di paradigma” sostiene Fausto Ferruzza, Presidente appunto di Legambiente Toscana, durante il suo intervento. È fondamentale interrogarsi su come questo cambiamento si integri nelle pratiche aziendali, esaminando i flussi di energia e di materie prime. Ferruzza su questo argomento è stato molto chiaro: se non abbandoniamo definitivamente il mondo fossile, rischiamo di mettere a rischio la nostra specie. Non solo i cataclismi climatici stanno diventando sempre più quotidiani, ma, per la prima volta nella storia da quando esiste la nostra specie, sono state registrate temperature record per 13 mesi consecutivi. Un evento simile non era mai accaduto prima nella storia dell’umanità, sintomo di quanto stiamo rendendo inabitabile il nostro stesso pianeta.

Chiarezza Terminologica

Simona Caselli, presidente di Granlatte-Granarolo, ha, in seguito, rimarcato la difficoltà nell’andare avanti senza eliminare totalmente la confusione terminologica, in quanto, un approccio sostenibile deve essere basato, come detto precedentemente, su criteri misurabili e certificabili, al fine di evitare un uso improprio di certi termini, solo a fini strettamente economici o pubblicitari. La cultura della sostenibilità, come indicheranno gli altri ospiti, deve essere un qualcosa che comprende ogni aspetto della nostra vita, dal cibo, al tessile, all’agricoltura e così via, ed è sempre più un dovere di tutti noi, aziende e consumatori.

Esempi di sostenibilità

Durante il Festivalto 2024, la tavola rotonda ha visto la partecipazione di istituzioni e aziende che stanno concretamente integrando la sostenibilità nelle loro pratiche. Ecco come ciascuna di esse si impegna per un futuro più verde:

Legambiente: Da oltre 40 anni è in prima linea nella lotta per la sostenibilità ambientale. L’associazione ha promosso progetti volti a sensibilizzare cittadini e istituzioni sui cambiamenti climatici e l’urgenza di un’azione collettiva. Grazie a iniziative educative e alla costante pressione su governi e imprese, Legambiente ha contribuito a plasmare una cultura della sostenibilità in Italia, anticipando spesso le normative oggi in vigore.

Granlatte-Granarolo: In vista del futuro obbligo di realizzare un bilancio di sostenibilità, Granlatte-Granarolo ha avviato un percorso di sistematizzazione per comprendere come interpretare e applicare la sostenibilità nel settore lattiero-caseario. Questo studio approfondito aiuta l'azienda a identificare i punti critici lungo la filiera e a stabilire criteri concreti per migliorare il proprio impatto ambientale, garantendo trasparenza e misurabilità nel percorso verso una gestione più responsabile.

Probios: Leader nel settore biologico, Probios sostiene attivamente la produzione locale, contribuendo a diffondere una cultura del biologico in Italia. L’azienda si impegna non solo nel promuovere i prodotti biologici, ma anche nel comunicare e informare il pubblico sui benefici di una scelta consapevole e sostenibile, creando così un legame diretto tra produttori e consumatori.

Rifò: Questa giovane azienda punta a invertire il ciclo del fast fashion attraverso la produzione di capi di maglieria realizzati interamente con materiali 100% riciclati e riciclabili. Rifò lavora per riabituare le persone a consumare meno, promuovendo abitudini più sostenibili e a lungo termine. Il loro impegno si estende anche al packaging: utilizzano carta riciclata e stanno progettando un sacchetto tessile riciclato, un ulteriore passo per ridurre l’impatto ambientale del settore della moda.

Menichetti Glues and Adhesives: Innovatori nel campo dei materiali sostenibili, hanno sviluppato un collante per carte e cartoni derivante da scarti di conceria e farmaceutica. Questo prodotto riduce la dipendenza dai materiali di origine fossile, promuovendo un ciclo produttivo più circolare e rispettoso dell'ambiente.

Mati 1909: Azienda storica del settore vivaistico, Mati 1909 sostiene progetti di ricerca e collaborazioni con università e organizzazioni, dimostrando un impegno costante verso l'innovazione sostenibile. Hanno fondato anche una cooperativa sociale e un ristorante con orto a trattamenti zero, garantendo prodotti genuini e locali. Ogni anno, inoltre, rilasciano 15.000 insetti impollinatori per promuovere la biodiversità e combattere i parassiti in modo naturale.

Conclusione

In conclusione, la terza edizione di Festivalto ha rappresentato un'importante occasione di riflessione e confronto sulla sostenibilità, coinvolgendo imprese, attivisti e istituzioni in un dialogo costruttivo. Le varie attività, dagli incontri letterari ai laboratori per giovani, hanno sottolineato l'urgenza di integrare la sostenibilità in ogni aspetto della nostra vita quotidiana e delle pratiche aziendali. È emersa con chiarezza la necessità di una responsabilità condivisa, in cui produttori, consumatori e istituzioni collaborino per un futuro più sostenibile, abbandonando modelli di sviluppo ormai obsoleti e puntando su un'azione concreta, misurabile e certificata. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo affrontare le sfide ambientali e costruire un mondo più equo per le generazioni future.

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