Continuiamo con la seconda parte dell'articolo su La Filippa (leggi la prima parte QUI), una discarica “circolare” di nuova concezione che, con la sua attività di smaltimento sostenibile, genera valore ambientale, economico e sociale. La Filippa, infatti, è stata concepita come una discarica che non solo non doveva inquinare né infastidire, ma doveva anche aggiungere valore ambientale all’area circostante.
Abbiamo parlato con Massimo Vaccari – Imprenditore e Presidente “La Filippa” (SV) – che insieme a suo fratello Carlo – Amministratore Delegato – ha realizzato un sogno: una discarica in cui i rifiuti sono i mattoni per costruire un nuovo futuro.
Come funziona La Filippa e in cosa differisce dalle discariche del passato?
La discarica di vecchia generazione è stata utilizzata per molto tempo come principale soluzione al tema dei rifiuti, generando impatti e costi ambientali insostenibili, anche in considerazione del fatto che tale approccio ha frenato e ritardato la cultura del recupero e del risparmio di risorse. La Filippa è “un’altra cosa” perché è nata dall’idea di riprogettare un impianto contestato e mal sopportato con l’obiettivo di trasformare gli impatti negativi in positivi. L’attività svolta consiste essenzialmente nel colmare gli spazi disponibili, generati dalla precedente attività di estrazione d’argilla, con i rifiuti, selezionati in luoghi di produzione esterni e valutati idonei in conformità al modello di gestione adottato. I rifiuti ammessi sono non pericolosi e non putrescibili ma noi ne accogliamo solo alcune tipologie, preventivamente controllate e selezionate; si tratta di rifiuti solidi costituiti, ad esempio, da inerti, terreni di scavo, fanghi di trattamento delle acque e scarti di materiali di comune utilizzo non recuperabili. I rifiuti provengono da impianti e attività di bonifica, recupero e nobilitazione; i nostri clienti sono rigorosamente selezionati e accreditati e con loro, come ad esempio con Dife SpA, condividiamo mission e valori. Innovazione e circolarità per noi sono due facce della stessa medaglia: l’ambizione era quella di poter contribuire alla realizzazione di un moderno, virtuoso ed efficace ciclo di gestione dei rifiuti, e nel contempo riuscire a creare le condizioni per il recupero ambientale dell’area, finalizzando il suo riutilizzo a scopi agrituristici e ricreativi.
Qual è il rapporto tra La Filippa e il territorio su cui insiste l’impianto?
Confronto attivo, ascolto e dialogo per noi e per i nostri collaboratori sono principi tangibili e misurabili, le relazioni sono vissute come “motore” e valore, grazie all’avvio di iniziative che rendono l’impianto una preziosa risorsa per territorio e collettività, generando risorse economiche per enti locali, sostenendo iniziative sportive, ambientali, sociali e realizzando strutture di interesse pubblico.
Un esempio è Il Prato delle Ferrere, un parco giochi che abbiamo costruito su un’area pubblica abbandonata, bonificata e riqualificata. Nel tempo il Prato è diventato non solo uno straordinario esempio di cura e rispetto del bene pubblico, ma anche un “laboratorio sociale” per lo sviluppo di numerosi progetti in cui i cittadini sono i protagonisti. Tra questi, La Casa del Camaleonte: una struttura inizialmente pensata con la funzione di ricovero attrezzi per la cura del parco, che si trasforma in un bagno pubblico autogestito dai frequentatori del Prato delle Ferrere.
Nel 2020 abbiamo aperto Il Giardino di Casa, un’area industriale adiacente alla palazzina uffici, che è stata riqualificata pur rimanendo un luogo di lavoro: il Giardino è utilizzato da noi e dai nostri collaboratori per riunioni e attività ricreative, ma anche da vicini e passanti che possono usufruire dei suoi comfort e servizi. Da non dimenticare il progetto I Vicini di casa, che vuole raccontare le storie delle persone che, oltre a vivere nel territorio circostante, condividono con noi un percorso di sostenibilità e attenzione verso la comunità.
Quali sono i vantaggi che derivano dall’attività de La Filippa?
La Filippa è una discarica controllata e dalla gestione trasparente, che si impegna per il continuo miglioramento delle proprie prestazioni in ambito sociale, per il benessere della comunità, economico – attraverso investimenti virtuosi – e ambientale, grazie alla costante attenzione e al monitoraggio continuo delle proprie attività.
Dal punto di vista sociale, oltre che per quanto riguarda il valore condiviso con il territorio, La Filippa si contraddistingue perché ha ottenuto il Rating di Legalità da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a garanzia del suo ruolo contro illegalità e malaffare nella gestione dei rifiuti.
Noi a La Filippa ci preoccupiamo di creare valore non solo per l’impresa ma anche per il territorio circostante, tanto generando risorse dirette per gli enti locali quanto supportando iniziative e associazioni locali meritevoli. Contemporaneamente l’azienda è impegnata a creare le condizioni per dare sempre più valore al territorio circostante innestando così un circolo virtuoso. L’attenzione al territorio è una delle leve più importanti che spingono La Filippa ad avere un sistema di controllo molto efficace e capillare oltre che trasparente. La Filippa, creando valore, contribuisce a diffondere la cultura della sostenibilità.
Applicando il modello dell’economia circolare e mantenendo una costante attenzione e cura nei confronti del territorio e dell’ambiente, La Filippa contribuisce a superare uno dei più grandi problemi dell’umanità e del pianeta, quello dell’individuazione e dell’applicazione di una soluzione innovativa e definitiva allo smaltimento e alla gestione dei rifiuti.
Per saperne di più visita lafilippa.it e per partecipare alla campagna Dife Duemilaventuno vai su dife.it/duemilaventuno.