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Cultura del riciclo

La Performance Economy: il modello economico del futuro per l'economia circolare

Scopri la Performance Economy, il modello innovativo che trasforma beni in servizi per ridurre l'impatto ambientale e promuovere la sostenibilità. Un approccio che unisce economia circolare, responsabilità dei produttori e durabilità, verso un futuro più sostenibile.

di
Alice Cutsodontis
29 ottobre 2024

Nel panorama economico e ambientale attuale, i modelli tradizionali mostrano sempre più i propri limiti. Il concetto di Performance Economy, nato dal pensiero visionario dell'architetto svizzero Walter Stahel, propone un nuovo approccio per coniugare crescita economica e sostenibilità. Stahel è anche tra i pionieri dell'economia circolare e ha gettato le basi per un modello economico in cui il valore di un prodotto non risiede più solo nella sua vendita, ma nella sua durata e nel suo impiego. Il risultato? Un'economia che punta non più al consumo incessante, ma alla massimizzazione dell'uso e alla minimizzazione dello spreco.

Cos'è la Performance Economy?

La Performance Economy è un modello che cambia la nostra relazione con i beni: invece di vendere prodotti come oggetti da consumare, si vendono i loro servizi e le loro prestazioni. Ciò implica che le aziende restano proprietarie dei beni, che vengono offerti come servizio.

In questo modo, l’azienda si occupa di tutta la gestione del ciclo di vita del prodotto, dalla manutenzione alla riparazione, fino al ritiro finale per il recupero dei materiali. Questo modello è quindi intrinsecamente legato all'idea di una responsabilità continua da parte del produttore, argomento centrale dell’ultima edizione del Festivalto, quale fattore che riduce sprechi e stimola l'innovazione sostenibile.

I Principi Fondamentali della Performance Economy

La Performance Economy si fonda su tre principi cardine:

  • Prodotto come Servizio: in questo modello, i beni non vengono più venduti come proprietà ma offerti sotto forma di servizio. Ad esempio, Philips, azienda di illuminotecnica e apparecchiature medicali ha deciso di fornire illuminazione non vendendo lampadine, ma oIrendo "luce come servizio" attraverso il modello "pay-per-lux". Questo significa che Philips resta proprietaria dei sistemi di illuminazione e si occupa della loro manutenzione e aggiornamento, garantendo così un uso efficiente delle risorse energetiche e materiali. Altro caso celebre è Ikea che, che offre la possibilità di affittare i mobili.
  • Responsabilità Estesa del Produttore (EPR): un elemento chiave della Performance Economy è che l’azienda mantiene la responsabilità del bene per tutto il suo ciclo di vita. Questo principio spinge le aziende a creare prodotti di alta qualità, riparabili e rigenerabili, poiché il loro mantenimento nel tempo influisce direttamente sulla reputazione e sui costi dell'azienda stessa. È un modello che premia la durabilità e riduce lo spreco, unendo innovazione e sostenibilità.
  • Efficienza e sufficienza: l’ultimo principio è la “sufficienza”, che rappresenta un ulteriore passo verso la sostenibilità rispetto alla semplice efficienza. Questo principio incoraggia le aziende a sviluppare prodotti che rispondano solo ai bisogni effettivi, evitando il consumo eccessivo di risorse. Qui, il focus è su soluzioni che garantiscano la massima qualità del servizio senza eccedere nelle risorse o nei costi.

Applicazioni Pratiche e Casi di Studio

Alcuni esempi concreti aiutano a comprendere il potenziale di questo modello. Oltre al già citato servizio "pay-per-lux" di Philips, altri settori stanno sperimentando la Performance Economy. Il settore automotive, ad esempio, si sta muovendo sempre più verso modelli di car-sharing e mobilità come servizio, dove il consumatore paga l'uso del veicolo senza diventarne proprietario. Anche in ambito industriale, alcune aziende forniscono macchinari come servizio, assicurandone manutenzione e aggiornamento senza la necessità di acquisto diretto.

Vantaggi economici e ambientali della Performance Economy

Uno dei vantaggi principali è la riduzione dei costi, perché l’azienda continua a gestire il prodotto, abbattendo le spese legate allo smaltimento e incentivando processi di innovazione continua. Questo approccio porta benefici sia economici che ambientali, poiché promuove la durata dei prodotti, limita lo sfruttamento di risorse vergini e abbassa significativamente l’impatto ambientale. Inoltre, la Performance Economy spinge le aziende a sviluppare beni più resistenti, riparabili e aggiornabili, a favore di un mercato sempre meno orientato all'usa-e-getta.

Sfide della Performance Economy

  • Investimenti iniziali: la transizione verso un modello di Performance Economy richiede investimenti significativi in infrastrutture e logistica. Le piccole e medie imprese potrebbero trovare difficile sostenere questi costi iniziali.
  • Manutenzione e usura: le aziende devono gestire la manutenzione dei prodotti durante il loro ciclo di vita. Ciò comporta rischi legati all'usura e ai costi imprevisti di riparazione o sostituzione.
  • Complessità contrattuale: i contratti necessari per definire i termini di servizio possono risultare complicati, generando dubbi nei consumatori riguardo alle clausole e ai diritti d'uso.
  • Scalabilità: applicare il modello a beni di consumo a basso costo è una sfida. Innovazioni tecnologiche e normative sono necessarie per rendere il modello scalabile a livello di massa.

La Performance Economy e il futuro della sostenibilità

L’attuazione di una Performance Economy su larga scala potrebbe rappresentare una svolta epocale per l’economia circolare, riducendo l'uso delle risorse naturali e abbattendo l'impatto ambientale del consumo. Questo modello propone una visione economica radicalmente diversa, basata sulla conservazione del valore e sulla responsabilità condivisa.

Conclusioni: la strada verso una nuova economia

In sintesi, la Performance Economy si presenta come un modello innovativo capace di ridefinire il modo in cui aziende e consumatori interagiscono con i prodotti e i servizi. Con un focus sulla sostenibilità e sull'efficienza delle risorse, questo approccio può contribuire significativamente a una società più circolare e responsabile. Le aziende che adotteranno il modello della Performance Economy non solo miglioreranno la loro efficienza, ma potranno anche posizionarsi come leader nel mercato della sostenibilità.

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